ASSOCIAZIONE MEDIAZIONE

FAMILIARE TORINO

                                                                 ...alla ricerca di nuovi equilibri...

Cos’è la mediazione

La mediazione è un intervento specialistico che si realizza in tempo breve (6-10 incontri) in situazioni di crisi e conflitto tra le parti, siano esse individui, gruppi, aziende, sia in ambito privato, che giudiziario.

Durante la mediazione il conflitto viene affrontato ed elaborato con le parti, con l’obiettivo di raggiungere un accordo reale e duraturo. Il riferimento teorico che guida l’intervento è l'approccio sistemico relazionale.

Esistono diversi tipi di mediazione:

Mediazione familiare è un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione e al divorzio. L’obiettivo è sostenere coppie che si stanno separando nel giungere ad accordi vantaggiosi per entrambe le parti, ma soprattutto rispettosi delle esigenze dei figli.

Si giunge alla realizzazione di un “contratto”, un progetto non imposto, ma negoziato, scelto dai partecipanti: un accordo così definito aumenta la possibilità di essere mantenuto nel tempo, con la consapevolezza che è possibile separarsi bene e superare la crisi in modo positivo, perché proiettati verso il futuro, verso il possibile.

In un contesto strutturato, il mediatore familiare, “terzo neutrale”, con una formazione specifica, sollecitato dalle parti, nella garanzia del segreto professionale, si adopera per sostenere la coppia in separazione nella ricerca di soluzioni comuni, al di fuori dell’ottica del vincitore e del vinto, che permettano di continuare ad esercitare adeguatamente la comune responsabilità genitoriale.

Se è già in corso un procedimento giudiziario, la coppia è invitata ad una “tregua legale”, in quanto il contenzioso viene momentaneamente sospeso. L'avvocato interverrà in una fase successiva del percorso di mediazione, quando i partner avranno raggiunto un “patto d'intesa”, dando veste legale all'accordo stesso.

Il Mediatore Familiare non è un consulente familiare, anche se la sua formazione lo porta a favorire e a sostenere il sentimento di autostima delle persone che ha di fronte, con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le risorse dei partner coinvolti.

Il Mediatore non è uno psicologo o uno psicoterapeuta, non è quindi suo compito lavorare sui motivi che causano il conflitto, sulle ragioni del proprio disagio e del dolore emotivo. Se la domanda è questa occorre rivolgersi ad un altro professionista, per intraprendere un percorso terapeutico.